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Ampliamento del Parco dell’Appia Antica: dentro “via del Divino Amore”, fuori “Mugilla” e “Mazzamagna”

L’Assemblea contro la Cementificazione apprende con soddisfazione l’ampliamento del perimetro del Parco dell’Appia Antica che includerà anche la zona di “via del Divino Amore” ove Parnasi, INPS, Ecovillage, DeA Capital tentano da anni di insediare 5.000 nuovi abitanti ed un enorme centro commerciale.

In attesa della pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Lazio, a seguito della discussione e della votazione avvenuta in sede di consiglio regionale dello scorso 24 settembre, ci sembra doveroso rendere pubbliche alcune considerazioni sull’argomento.

Se l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica sarà efficace contro la speculazione dei palazzinari (in atto formalmente dal 2011) allora significherà la salvaguardia di centinaia di ettari nel solo comune di Marino che potranno finalmente evitare di essere messi a profitto a scapito dei residenti e dei pendolari ed un grosso pericolo sarà scampato dopo anni di lotte nelle piazze, nei dintorni dei cantieri e nelle sedi istituzionali.

Probabilmente tale decisione è anche frutto anche dell’operazione “Rinascimento” che ha svelato quello che tutti sospettavano, cioè i legami tra il palazzinaro Parnasi e i gruppi politici presenti in Regione Lazio e nell’amministrazione comunale di Roma. Ricordiamo infatti che in cambio di favori verso il noto palazzinaro romano risulta(va)no a suo libro paga Palozzi (ex sindaco marinese e vice-presidente della Regione, Forza Italia), Michele Civita (ex assessore regionale, PD) e Luca Lanzalone (già presidente ACEA, Movimento 5 Stelle).

Quello che invece ancora non ci torna riguarda la zona denominata “Mugilla” dove alcuni costruttori locali sono riusciti negli ultimi anni a costruire 8 palazzine (su 17 previste) proprio di fianco a due importanti plessi scolastici di S.Maria delle Mole, in piena zona archeologica, adiacente al Parco dell’Appia Antica.
Tanto che gli stessi palazzinari hanno chiamato tale scempio “La Casa nel Parco”.

Nel corso degli anni sono stati presentati diversi ricorsi al TAR, ancora pendenti e mai discussi, ma anche diversi esposti proprio al Comune di Marino riguardanti sia la normativa regionale sulle emissioni di CO2 non rispettata dai costruttori sia la violazione palese del costruito che portò, a luglio 2017, alla sospensione dei lavori nei cantieri.

Già nel 2016 il Comune di Marino a guida M5S poteva e doveva intervenire per bloccare la costruzione di almeno 4 delle 8 attuali palazzine, frutto di due permessi a costruire rilasciati dalla precedente amministrazione di centro-destra tramite l’allora dirigente comunale Petrini.

Il TAR ha poi dato ragione allo stesso Comune di Marino che aveva fatto sospendere i lavori di costruzione a Mugilla (ordinanza luglio 2017, sentenza maggio 2018) ma tale vittoria non ha avuto seguito nonostante un nuovo nostro recente esposto che chiedeva di agire in tal senso: così i lavori delle ditte locali proseguono tranquillamente e, ormai, la scuola elementare e l’asilo si ritrovano face-to-face ai nuovi palazzi in vendita a caro prezzo.

La cementificazione di Mugilla, metà delle cubature previste (a cui vanno sommati gli abusi edilizi degli stessi costruttori), sembra essere continuo oggetto di contrattazione con le controparti societarie le quali risultano peraltro morose nei confronti del Comune di Marino per altri insediamenti edilizi. Perché permettere a tali soggetti di continuare l’opera di devastazione e di saturazione urbanistica in una frazione che ha sempre più abitanti e sempre meno servizi pubblici ?

E’ di questi giorni la notizia di controlli in 44 cantieri edili proprio a S.Maria delle Mole con la denuncia di 15 titolari di altrettante ditte e multe per 33.000 euro nei loro confronti, per un’opera di contrasto al lavoro nero ed alle condizioni di (in)sicurezza in cui gli operai spesso vengono a trovarsi. In questi casi, fateci caso, mancano sempre i nomi delle ditte, quelli dei denunciati, le foto in prima pagina e tutto ciò che di solito avviene per altri “mostri”. Ma qui si tratta di imprenditori e allora si usa il guanto di velluto…

http://www.castellinotizie.it/2018/09/29/marino-lavoro-nero-nei-cantieri-edili-15-denunciati-a-santa-maria-delle-mole/amp/

Infine, la zona di cui si parla meno, quella di Mazzamagna (adiacente a quella di via del Divino Amore) preoccupa non tanto per un imminente pericolo di costruzione quanto perché comunque prevede l’insediamento di 3.000 abitanti e anch’essa non farà parte del Parco dell’Appia Antica. Non vorremmo che ulteriori cubature venissero delocalizzate in tale area dove, tra l’altro, è prevista comunque la costruzione di un centro commerciale dal nome evocativo: “Marino Green”. Il quale potrebbe fare il paio con un’altra non proprio piccola speculazione: la conversione del palaghiaccio in centro commerciale “Esselunga”, la quale sembra abbia acquistato 4 anni fa la proprietà dello storico impianto realizzato in occasione dei mondiali di calcio di “Italia 90”. Tanti bei milioni di euro spesi da una società privata sono giustificabili solo con la certezza del cambio di destinazione d’uso. E chi c’era 4 anni fa ad amministrare il comune di Marino ? Qualcuno che abbia fornito tale certezza che, ad oggi, non è per nulla stata smentita dalla nuova amministrazione. Staremo a vedere se ciò avverrà, come ci auguriamo.

Nei prossimi giorni dovrebbe essere pubblicato ufficialmente tutto quello che concerne l’ampliamento del Parco dell’Appia Antica mentre lo scorso 10 agosto il consiglio comunale di Marino ha approvato una delibera che prosegue l’iter di sospensione dell’efficacia dei PRINT Mugilla-Mazzamagna-Divino Amore che, ad oggi, non trova ancora spazio nell’albo pretorio. In attesa di questi documenti, la lotta contro la cementificazione non può dirsi conclusa ma, anzi, va rilanciato lo spazio di discussione e approfondimento settimanale che portiamo avanti dal lontano 2011.

Appuntamento quindi lunedì 1 ottobre, ore 21.30, presso la sede del CdQ di S.Maria delle Mole, via N.Tommaseo.

Presentato un esposto per chiedere il blocco dei lavori a Mugilla

COMUNICATO

Esposto contro il proseguimento dei lavori de “La casa nel Parco” nella zona di Mugilla a S.Maria delle Mole.

L’Assemblea contro la Cementificazione di Marino ha presentato un esposto alla Polizia Municipale per chiedere di fermare nuovamente i lavori del cantiere “La casa nel Parco” a S.Maria delle Mole, nell’area archeologica chiamata Mugilla, proprio a ridosso dei plessi scolastici “Verdi” e “Ciari”.

A maggio il TAR ha dato ragione al Comune di Marino respingendo il ricorso presentato dai costruttori che avevano ottenuto in un primo momento (durato 7 mesi!) la “sospensiva del provvedimento di sospensione dei lavori” firmato nel luglio 2017 dall’allora dirigente all’urbanistica comunale ing.Marco Cuffaro.

A seguito di nostri esposti del 2016, il Comune di Marino aveva effettuato tre sopralluoghi tecnici nell’area di cantiere che conta ad oggi 6 palazzi quasi costruiti e 2 in futura costruzione. Le relazioni dei tecnici comunali

hanno riportato abusi e mancanze che l’ex dirigente Cuffaro trasformò nello stop ai lavori il 12 luglio 2017.

Per due mesi i cantieri rimasero fermi, fino a quando il TAR non accolse in via provvisoria il ricorso dei costruttori che si basava su meri errori formali (data e protocollo). Entrando nel merito della discussione nelle udienze successive,il Comune di Marino ha prodotto atti che lo hanno portato a vincere la causa amministrativa.

L’ordinanza emessa dall’ex dirigente Cuffaro certificava le violazioni avvenute e non aveva data di scadenza. Avendo inoltre verificato in questi mesi che le società “Cristina” e “Le Mole 2” che si occupano della devastazione di “Mugilla” avrebbero dovuto “ripristinare lo stato autorizzatorio” entro il 26 maggio abbiamo chiesto all’arch.Gentilini, attuale dirigente all’urbanistica comunale, se ciò fosse avvenuto nei tempi.

Ci è stato risposto che le società non hanno ottemperato a tale richiesta ed hanno ottenuto una proroga con scadenza ai primi di luglio.

Prima di presentare l’esposto abbiamo fatto presente all’arch.Gentilini che avendo il Comune di Marino vinto la causa al TAR contro i costruttori ritenevamo in vigore l’ordinanza di sospensione dei lavori firmata dal suo predecessore. Secondo lo stesso dirigente comunale, invece, essa era in qualche modo decaduta/superata a seguito dell’interlocuzione formale tra comune e costruttori e che la vittoria al TAR può essere intesa come un’arma per bloccare l’eventuale richiesta di edificazione di altre 9 palazzine.

Il progetto “La Casa nel Parco” infatti ne prevede ben 17 in totale ma ai tempi delle famigerate giunte Silvagni-Palozzi l’ex dirigente Petrini fece in tempo a siglare 2 permessi a costruire per le prime 8 palazzine.

Ci chiediamo come mai per inadempienze anche gravi sul costruito e dopo aver vinto al TAR i devastatori di Mugilla debbano eventualmente scontare gli abusi e il mancato rispetto della convenzione su qualcosa che ancora non hanno chiesto, cioè i permessi a costruire per altri 9 edifici, e non su quello che stanno realizzando.

L’esposto presentato si è quindi reso necessario per sollecitare un pronto intervento del comune nei confronti dei costruttori e si associa alla richiesta di due atti amministrativi.

Il primo, il testo del dispositivo o della sentenza del TAR che ha dato ragione al Comune, di cui ancora non disponiamo. Il secondo, la verifica del pagamento degli oneri di costruzione a Mugilla per un totale di 95.000 euro che la società “La Mole srl” doveva versare nelle casse comunali entro lo scorso 9 giugno.

Entro il 29 luglio dovremmo ottenere risposta a queste richieste di atti amministrativi.

Si fermi definitivamente ogni speculazione edilizia, a iniziare dai cantieri di Mugilla, per proseguire con le ipotesi di centri commerciali Ecovillage, Esselunga e Marino Green.

Si annullino o revochino gli atti riguardanti il Masterplan, basati esclusivamente sul mercimonio di interessi tra palazzinari e politici locali. Gli interessi ed i bisogni della popolazione residente e di coloro che lavorano o transitano a Marino e nelle frazioni sono totalmente opposti a quelli che i costruttori vorrebbero imporre.

A breve annunceremo altre iniziative pubbliche in merito alla questione ed invitiamo a partecipare tutti/e al “Discamping” organizzato dal “Coordinamento contro l’inceneritore di Albano” che si svolgerà nei pressi della discarica di Roncigliano nei giorni di sabato 21 e domenica 22 luglio.

Assemblea contro la cementificazione – stopcemento@inventati.org – http://stopcemento.noblogs.org

Comunicato 17 luglio 2018 – Esposto Mugilla in pdf