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MartedAi?? 28 marzo inizia a Velletri il processo per gli abusi edili nell’antico Circo Romano di Bovillae a Marino

Il processo riguarda la costruzione di ben 4 edifici abusivi per un totale di 200 mq nellai??i??area archeologia vincolata dell’antico Circo Romano di Bovillae a Frattocchie. Oltre ai proprietari e al loro tecnico, sono imputati alcuni addetti dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Marino della precedente amministrazione: il dirigente, due impiegati, e un tecnico consulente. Sono stati costruiti un casale, con fondamenta in cemento armato sui mosaici antichi e sulle strutture dei sacerdoti del culto della famiglia dell’imperatore Augusto, dal valore inestimabile, ed anche una grande struttura in legno e due grandi gazebo, tutti in unai??i??area con inedificabilitAi?? assoluta vincolata da un D.M. 10.11.1967, e tutti realizzati intorno gli archi dell’antico circo di Bovillae. Insieme alla precedente costruzione abusiva di una villetta costruita usando un arco del circo come sostegno, A? stato realizzato cosAi?? un “archeomostro”, costruito anche sopra i mosaici. L’abuso era stato denunciato con forza dalle associazioni ambientaliste locali, a cui ha aderito Legambiente.

Spicca tra gli imputati l’ex dirigente dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Marino, Ing. Stefano Pertini, che per circa 10 anni ha coordinato e prodotto le determine della gestione Palozzi/Silvagni sull’urbanistica del territorio comunale. Per le Parti Civili vi sarAi?? una rappresentanza a difesa del Comune di Marino, che A? parte lesa, ed anche Legambiente, ad enfatizzare il danno compiuto al patrimonio archeologico-paesistico e a tutti i cittadini di Marino.

Il processo inizierAi?? con un’udienza il 28 marzo alle ore 9:30 am, che vedrAi?? le deposizioni testimoniali a chiarimento degli abusi compiuti. Ai?? un’udienza pubblica, i cittadini e in particolare quelli interessati alla difesa del patrimonio paesistico-archeologico sono invitati ad assistere.

Ambientalisti Marino

1: Ubicazione delle costruzioni illegali rispetto alle strutture e ai mosaici del Circo.

2: Come appare oggi il sito archeologico: un vero “Archeomostro” che ha tolto la visione degli archi da Via delle Giostre.

3: I mosaici dei sacerdoti o officianti i giochi del Circo.

Riceviamo e pubblichiamo articolo degli ambientalisti di Boville

SCEMPIO ARCHEOLOGICO AL CIRCO ANTICO DI BOVILLE: PRIMA UDIENZA AL TRIBUNALE

Domani 12 marzo si terra l’udienza preliminare davanti al GIP del Tribunale di Velletri sullo scempio archeologico compiuto nell’area dell’antico Circo romano di Bovillae, a Frattocchie. Era uno dei soli 6 stadi di Roma, capace di 8000 spettatori, e come tutta l’antica cittAi?? era dedito all’imperatore Augusto e alla sua stirpe, la “Gens Julia”, di cui Enea era il mitico capostipite. Un ordine di sacerdoti officiava i giochi e celebrava i riti religiosi. Gli archi del Circo, detti “Carceres” poichAi?? contenevano i carri in partenza, sono gli unici rimasti dell’intero mondo romano antico.

Nel 2013 partendo da un “gallinaio” sono state costruite imponenti costruzioni a ridosso degli archi, sopra l’edificio ed i mosaici dei sacerdoti che officiavano il culto. L’Ufficio Urbanistica del Comune di Marino rilasciava l’autorizzazione, ma in seguito a verifiche gli inquirenti hanno scoperto che era basata su dichiarazioni false del proprietario e del suo tecnico, che riferivano che il “gallinaio” era antecedente il 1967, anno in cui un Decreto Ministeriale imponeva un vincolo di inedificabilitAi?? assoluta. L’Ufficio Urbanistica ha avvallato le dichiarazioni, ha ignorato le perizie basate sulle foto aree, ha dato il nulla osta per il superamento del vincolo paesistico, e infine ha concesso l’autorizzazione a ristrutturare “il tetto” pur non avendo il parere della Soprintendenza (giunto successivamente, ed anch’esso illegale). L’Ufficio rilasciava anche un’autorizzazione per un enorme porticato in legno, sempre senza nulla osta della Soprintendenza, e nonostante il vincolo di inedificabilitAi?? assoluta. Tutte le costruzioni risultavano quindi illegali ed abusive.

La Soprintendenza per i Beni Archeologici non aveva preso alcun provvedimento per la costruzione abusiva, nAi?? si A? opposta all’evolversi delle attivitAi?? illegali, pur essendo suo dovere tutelare il bene archeologico. Anzi, ha autorizzato sondaggi preventivi per edificarvi accanto, nonostante l’inedificabilitAi?? assoluta, e nonostante i funzionari abbiano trovato che i mosaici dei sacerdoti di Augusto continuavano sotto la costruzione abusiva (Fig. 1), hanno dato il nulla osta (illegale) per la ristrutturazione del “tetto” di questa.

Il proprietario non si limitava a ristrutturare il tetto, ma ha demolito il “gallinaio” erigendo un’imponente costruzione gettando fondamenta e facendo uno scempio in un’area con beni archeologici di valore inestimabile. Non contento, erigeva due enormi gazebo a ridosso degli archi, e l’enorme porticato in legno anzidetto. Progetta di “ristrutturare” la casa costruita precedentemente usando un arco del Circo come supporto. Il sito archeologico piA? importante di Marino, e di importanza internazionale, A? stato trasformato in un ai???archeo-mostroai???, cioA? in unai??i??accozzaglia di costruzioni tutte intorno agli archi, che sono i punti di partenza del Circo, rendendolo irriconoscibile e non piA? visibile (Fig. 2).

I fatti sembrano accertati, ma nell’udienza preliminare al Tribunale di Velletri, che puA? rinviare a giudizio gli indagati, emergono numerosi conflitti di interessi. Da un lato i funzionari del Comune di Marino, e tra di essi il dirigente Ing. Stefano Petrini, sono indagati e su di essi pendono diversi capi d’imputazione. Il Comune stesso tuttavia A? parte offesa (i beni si trovano nel suo territorio) e paga le spese legali di difesa di alcuni funzionari in seguito ad una delibera della giunta Palozzi. Il Ministero dei Beni Culturali, di cui la Soprintendenza A? un organo, A? anche parte offesa essendo il tutore dei Beni, ed A? prevedibile anche qui una difesa d’ufficio dell’operato dei funzionari interessati. SpetterAi?? ai Giudici trovare con coraggio la via per ripristinare la legge e per tutelare il sito archeologico, anche dalla prosecuzione di altre edificazioni progettate nell’area dal proprietario, con le stesse procedure. La vicenda potrAi?? forse gettare luce sulla singolaritAi?? che ha visto la Soprintendenza rilasciare ben 1190 nulla osta a costruire in aree con presenze archeologiche su 1200 richieste avanzate dai proprietari (99,25%!), incluse quelle assai controverse dell’area di Mugilla. La tutela del patrimonio archeologico e paesistico di Marino attende risposte dalle aule di giustizia di Velletri.

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MARINO, 11 MARZO 2015

Ambientalisti Pro Bovillae

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Figura1: Sovrapposizione ultimo edificio su vestigia – dalla pianta dell’archeologo Fea

Figura 2: Circo antico di Boville – Gli archi del Circo nascosti dalle costruzioni abusive

SCEMPIO ARCHEOLOGICO AL CIRCO ANTICO DI BOVILLE – articolo in PDF