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Venerdì 28 febbraio, presidio alla Regione Lazio per la chiusura della discarica di Roncigliano

https://noinceneritorealbano.noblogs.org/post/2020/02/24/venerdi-28-febbraio-presidio-alla-presidenza-dellaregione-lazio-via-rosa-raimondi-garibaldi-7-garbatella-h-10-30/

Venerdì 28 febbraio, Presidio alla presidenza della Regione Lazio, via Rosa Raimondi Garibaldi 7, Garbatella, h 10.30

PARTENZA PULLMAN ore 9,30 DAL VILLAGGIO ARDEATINO

Andiamo a rivendicare la revoca/sospensione dell’ordinanza regionale del 31 ottobre scorso con la quale la ing.a Flaminia Tosini ha trasferito l’autorizzazione Integrata Ambientale dell’impianto meccanico biologico di Roncigliano dalla Pontina Ambiente di Cerroni alla Colle Verde srl di Cristiano Cesaro. Questo atto consentirebbe al signore ultimo arrivato di trattare rifiuti per i prossimi 20 anni e oltre, in un territorio che, a partire dall’incendio del TMB avvenuto il 30 giugno 2016, ha dimostrato di saper fare a meno di TMB, discarica e inceneritore.

Chiederemo come, vigente l’interdittiva prefettizia antimafia del 22 marzo 2014, la Regione Lazio abbia potuto pensare di prorogare l’AIA del 2009 per il solo fatto che la Pontina in quella data aveva aggiornato la fidejussione per l’impianto.

Chiederemo come, in presenza di un atto che impedisce ogni rapporto con la P.A., la Pontina dopo il marzo 2014 abbia potuto continuare a svolgere un servizio essenziale dei 10 comuni dei Castelli e riscuotere le relative spettanze, nonché partecipare alle varie conferenze dei servizi al Comune di Albano e alla Regione Lazio dopo gli sforamenti molteplici dei limiti per gli inquinanti nelle falde nell’area Cancelliera – Villaggi Ardeatini.

Nella giostra delle leggi che regolano la validità dell’AIA è difficile raccapezzarsi ma una cosa è chiara: il 13 agosto 2019 sono trascorsi 10 anni dall’AIA del 13 agosto 2009 e la voltura alla Colle Verde dell’ottobre scorso è arrivata fuori tempo massimo.

All’atto dell’apertura della revisione dell’AIA per mano della stessa Tosini e nelle successive sedute fino al maggio del 2016 tutti convenivano sul fatto che il TMB della Pontina era una grossa fonte di guai da non riproporre. Il fatto che oggi si pretenda di ripristinarlo ante incendio è un abominio, ancora di più ora che le migliori tecnologie da adottare (BAT) sono cambiate proprio nel 2018 per Direttiva Europea recepita.

A distanza di 6 anni  dal rapporto ARPA DEL 2014, che elencava 19 violazioni delle prescrizioni AIA, il quadro gestionale del sito di Roncigliano non è cambiato se non per il fatto che il capannone del TMB è distrutto per metà.

LA REGIONE DEVE RITIRARE L’ORDINANZA DEL 31 OTTOBRE SCORSO, IL SITO DI RONCIGLIANO VA CHIUSO E BONIFICATO, VA IMPEDITO QUALUNQUE NUOVO IMPIANTO A CALDO CHE TRATTI RIFIUTI.

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano

Dal corteo di Albano una risposta alle speculazioni che generano emergenze

RIFIUTI, AEREI E CEMENTO: LA POPOLAZIONE SI MOBILITA E NON SI PRESTA AGLI INTERESSI DEI PARTITI IN CAMPAGNA ELETTORALE

Sabato 7 dicembre circa 500 persone hanno partecipato al corteo organizzato dal Coordinamento contro l’inceneritore attraversando strade di Albano per protestare contro l’autorizzazione regionale che consentirà all’impianto di trattamento meccanico biologico di Roncigliano di tornare in funzione dopo l’incendio del giugno 2016. L’impianto TMB si trova all’interno della discarica lungo la via Ardeatina e quindi è presumibile che anch’essa torni a disposizione per continuare a essere riempita causando ulteriori danni in aggiunta ai suoi ormai 40 anni di attività.

L’Assemblea contro la Cementificazione di Marino ha partecipato al corteo, come in tutte le altre occasioni, insieme ad altre associazioni e movimenti di lotta del territorio per dare seguito all’idea di unire le forze contro ogni tipo di nocività come ben sintetizzato dallo striscione d’apertura: l’imprenditoria tricolore ed estera, in cerca di facili guadagni, vuole imporre i propri “progetti” nel quadrante di Agro Romano in cui viviamo e per farlo foraggia tutti i partiti dell’arco parlamentare, come già dimostrato da diverse inchieste tra le quali spicca la “nostra” Risorgimento con il costruttore Parnasi coinvolto insieme agli uomini di riferimento di Lega, PD, M5S e Forza Italia.

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Negli ultimi mesi i cambi delle traiettorie di decollo degli aerei e i ripetuti sforamenti negli orari notturni hanno provocato vive proteste da parte degli abitanti delle frazioni di Marino e di Ciampino, però il TAR, l’ENAC e AdR fanno fronte comune insieme alle compagnie aeree come la Ryanair e le soluzioni come i decreti ministeriali non vedono mai alcuna efficacia.

In queste ultime settimane si è riacceso il “gioco” del toto-discarica perché Roma è di nuovo in emergenza con la gestione dei suoi rifiuti. Non proprio una novità, si può dire. Per questo motivo la discarica di rifiuti pericolosi della società “Ecofer Ambiente” situata in via Ardeatina, nel comune di Roma in zona Falcognana ma confinante con il comune di Marino, è diventata una delle maggiori candidate ad ospitare centinaia di tonnellate quotidiane di rifiuti della capitale. Già nell’estate del 2013 ci fu questo rischio e solo la mobilitazione popolare , conclusasi con un corteo di 10.000 persone a Roma, riuscì a bloccare la creazione di una nuova Malagrotta. Però nel frattempo la “Ecofer” si è dotata di un terzo invaso, per una volumetria autorizzata insieme ai primi due di circa 2,2 milioni di metri cubi di rifiuti smaltibili ed ora questa nuova buca fa “gola” per i profitti che potrebbe generare ma anche perché potrebbe, temporaneamente, salvare i partiti politici al governo della Regione Lazio (cioè il PD) e garantire ad AMA un sito di smaltimento in vista della prossima chiusura della discarica di Colleferro. Così da evitare di peggiorare l’attuale consueto disastro che si vede ogni giorno all’interno della città di Roma. In questo caso però i 5 Stelle al Campidoglio e anche al governo nazionale andrebbero in difficoltà rispetto al loro elettorato dato che, da sempre, sono dichiaratamente contro discariche e inceneritori ma, da quando governano, continuano comunque ad utilizzarli per gestire i rifiuti capitolini magari fuori dalla vista dei cittadini romani, qualche km più in là come in Abruzzo.

In questo contesto, si inseriscono poi i movimenti dei partiti politici di opposizione: da Fratelli d’Italia alla Lega (sempre più “selfisti” con tutti i nomi ben elencati per ricordarseli al momento del voto), passando per Forza Italia, i quali provano a farsi campagna elettorale strizzando l’occhio ai comitati cittadini che si battono a difesa dei territori e della salute. Memorabile la scena del senatore Brunetta che si è incatenato per la durata record di ben 30 secondi al cancello della “Ecofer” per far convergere su di sé i riflettori di tutti i mezzi di informazione e che durante il presidio dei cittadini è intervenuto affermando senza vergogna che al “Nord Italia tutto funziona bene, i problemi sono solo qui da noi al Sud, c’è la terra dei fuochi in Campania e il termovalorizzatore di Brescia funziona benissimo”. Qualcuno di noi, presente a quel presidio, è intervenuto contestando le affermazioni del deputato e ha precisato che nel fantastico Nord Italia Brescia è in cima alla classifica delle città più inquinate d’Italia, grazie anche al contributo delle sue industrie e dell’inceneritore tanto caro a Brunetta ma contestato da oltre 40 comitati locali. Inoltre, sempre al Nord non si contano gli incendi negli impianti di stoccaggio dei rifiuti, anche pericolosi, e in ultimo tutti abbiamo visto le immagini di Venezia sommersa per oltre una settimana dal mare mentre il MOSE, costato oltre 5 miliardi di fondi pubblici, è solo la storia di una inutile grande opera che però almeno è stata utile ai colleghi della coalizione di centro-destra, come Galan, che si sono intascati oltre un miliardo di tangenti.

Bisogna quindi evitare di affidarsi a questi soggetti che solo perché residenti occasionalmente proprio nei pressi della “Ecofer” sostengono la vertenza ma in realtà fanno molti danni e, in passato, hanno spesso accusato comitati di altri territori di essere “egoisti” (o “nimby”, in inglese) usando la più violenta repressione e persecuzione, come nel caso dei No-Tav in Val di Susa. Anche qui da noi a Marino diversi politici locali che fanno comunella coi palazzinari, come già successo nel 2013, si stanno muovendo dicendo che “siamo tutti sulla stessa barca”, solo perché in realtà temono che i loro profitti basati sul mercato immobiliare e sugli 1,3 milioni di metri cubi di cemento contro i quali lottiamo da anni possano venir danneggiati dalla presenza dei rifiuti della “Ecofer”. A queste meschine manovre vanno sommate purtroppo altre due lottizzazioni per un totale di 11.000 possibili nuovi residenti e denominate “S.Palomba” e “Paglian Casale” che sono state approvate in questi ultimi anni dalle giunte romane e che ricadono lungo via Ardeatina proprio nella zona tra la “Ecofer” e la discarica di Roncigliano. In particolare, a S.Palomba, vicino Pavona-Cancelliera ci sono già diversi sbancamenti per i lavori di costruzione delle opere propedeutiche ai palazzi per 4.000 nuovi abitanti previsti per l’housing sociale approvato dalla giunta Raggi lo scorso anno. La Cassa Depositi e Prestiti garantirà 150 milioni di euro alla società “DeA Capital” per tale iniziativa: di “housing” ci sarà altro cemento, di “sociale” ci sarà la garanzia dei fondi pubblici, come al solito. Ricordiamo che la “DeA Capital” è la stessa società che, in accordo con Parnasi, prevede di costruire al Gotto d’Oro altri palazzoni per 4.000 nuovi residenti, per il progetto approvato dalla giunta Palozzi a Marino e da quella Polverini nel 2013 in Regione Lazio.

Infine, è notizia recente che il TAR ha di nuovo “colpito”: stavolta ha dato ragione ai palazzinari di Mugilla, la zona a ridosso delle scuole di via Maroncelli a S.Maria delle Mole, annullando le delibere comunali della giunta 5 Stelle di Marino che lo scorso anno affermavano la “sospensione dell’efficacia” sia del “Protocollo di intesa del 2011” che dei “PRINT” riguardanti il Masterplan da 1,3 milioni di metri cubi. A breve comunicheremo un’analisi più approfondita però si può già sostenere che il Tribunale Amministrativo Regionale ha fatto carta straccia dei provvedimenti comunali sostenendo le “ragioni” dei palazzinari senza aver neanche preso in considerazione i ricorsi dei comitati cittadini depositati ormai da 8 anni negli stessi uffici. Dovremo quindi presto dare una risposta concreta a questa presa di posizione che tutela gli interessi degli speculatori a danno della popolazione che vive nei territori delle frazioni di Marino.

Tutte queste continue emergenze sono causate e gestite sempre dagli stessi attori. Cerchiamo di non stare al loro gioco ma di organizzarsi davvero tra di noi per non farsi travolgere dai forti interessi economici che hanno individuato nel nostro quadrante di Agro Romano una zona per loro molto appetibile. E non abbocchiamo agli allisciamenti che i vari partiti in perenne campagna elettorale fanno durante le loro pubblicitarie apparizioni nelle occasioni dove la gente si raduna preoccupata da quanto sta accadendo.

Continuiamo ad invitare tutti/e ad ampliare la partecipazione alla lotta.

Assemblea contro la Cementificazione – riunione ogni lunedì alle 21.30 presso il CdQ di S.Maria delle Mole in via N.Tommaseo (adiacente alla scuola “Elsa Morante”)

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano – riunione ogni martedì alle 21.30 presso la sede della circoscrizione a Cecchina, in via Rocca di Papa.

ps: un sentito ringraziamento a quanti da Magliano Sabino, Guidonia, Roma e dal resto della provincia hanno partecipato al corteo del 7 dicembre per cercare di unire le lotte. Per chi invece si è fatto l’ennesimo selfie elettorale con il proprio partituncolo fascistoide mezz’ora dopo la partenza del corteo nella stessa piazza da dove ci eravamo radunati non ci sono parole che descrivano bene la tristezza infinita nascosta dietro la solitudine dei sorrisi sfoggiati solo per fotografarsi. Da una parte le lotte, con centinaia di persone, dall’altra uno smartphone e qualche politico di professione o in cerca di uno strapuntino al prossimo giro di voti…

Non solo Friday ma anche Saturday! Discariche, aerei e cemento: una settimana intensa

In questa seconda settimana di novembre si segnalano variegate iniziative sul territorio, per tutti i “gusti”: si va dall’ipotesi di riapertura della discarica di Roncigliano(Albano), alle valutazioni in sede di commissione aeroportuale di Ciampino per concludere con i provvedimenti regionali e ministeriali sulla cementificazione ed i relativi ricorsi dei palazzinari.

In sintesi:

  • venerdì 8 novembre, ore 17.30, c/o Tripolini, via del Villaggio Ardeatino 16/B, ASSEMBLEA PUBBLICA del Coordinamento contro l’inceneritore di Albano contro la possibilità concreta della riapertura della limitrofa discarica di Roncigliano
  • sabato 9 novembre ore 10, piazza Togliatti, S.Maria delle Mole, ASSEMBLEA PUBBLICA del Comitato Riduzione Impatto Ambientale per chiedere la riduzione dei voli dell’aeroporto di Ciampino e contro le nuove rotte di decollo
  • sabato 9 novembre ore 11.15, piazza Togliatti, S.Maria delle Mole, ASSEMBLEA PUBBLICA promossa da Argine Divino Amore ed altre associazioni per parlare degli sviluppi della vertenza contro la cementificazione delle frazioni di Marino alla luce dei provvedimenti regionali sull’ampliamento del Parco dell’Appia Antica e di quelli ministeriali e della soprintendenza beni archeologici sul nuovo vincolo da 1200 ettari; inoltre, aggiornamenti sui vari ricorsi al TAR, tra i quali quelli dei costruttori contro le delibere comunali di sospensione dell’efficacia dei PRINT

Se ci dovesse essere maltempo, le due assemblee pubbliche di S.Maria delle Mole si svolgeranno nel teatro delle suore francescane a 200 mt dalla piazza(via Manzoni)

Di seguito riportiamo i link alle iniziative di sabato 9 novembre e l’indizione dell’assemblea di venerdì 8 a Villaggio Ardeatino, invitando tutti/e a partecipare

La risposta immediata del Comitato Aeroporto: Assemblea Pubblica a S. Maria delle Mole il 9 novembre su rotte e riduzione voli

Il Cemento al Divino Amore è davvero scongiurato? ADA organizza a Santa Maria delle Mole il 9 novembre un’Assemblea Pubblica

VENERDI’ 8 NOVEMBRE – ore 17,30
c/o Tripolini. Via del Villaggio Ardeatino 16 B
ASSEMBLEA PUBBLICA

La discarica di via Roncigliano rischia di riaprire.

Contrariamente a quanto tutti noi credavamo, il complesso di discarica e il TMB (l’impianto di trattamentento dei rifiuti andato a fuoco nel 2016) potranno avere nuova vita.

Abbiamo appreso da fonti comunali che la dirigente regionale dell’area rifiuti, ing. Flaminia Tosini, ha deciso con una procedura del tutto fuori dell’ordinario di prorogare a 15 anni, dunque fino al 2024, l’Autorizzazione Ambientale (AIA) che consentirà al complesso impiantistico di Albano di “lavorare” tranquillo almeno fino ai prossimi 5 anni.

E’ ormai certa la notiza che Cerroni ha affittato il relitto del TMB alla società ColleVerde srl di Venezia con un contratto che potrà arrivare a 20 anni.

Non si capisce però come questo possa essere ammesso, dato che su tutta l’area ancora permangono tutte le violazioni individuate dall’ARPA nell’ormai lontano 2014:

La caratterizzazione del suolo e delle falde mai effettuata – manca la bonifica del pozzo F1b – La chiusura (capping) e bonifica dei vecchi invasi ci è ignota –

L’ARPA da due anni non fa prelievi in falda, mentre i Villaggi continuano a restare senza fogne, senza acqua pubblica e con i pozzi compromessi da arsenico e fluoruri.

Questa situazione si presenta dopo un periodo ormai lungo in cui molti avevano tirato i remi in barca, dando per sicuro il cessato pericolo e la chiusura tombale del sito.
Il risveglio è amaro ma occorrerà riesumare la carica che ci consentì di sbaragliare il progetto del gassificatore.

Per questo è importante tornare ad informarsi e a ragionare insieme su come difendere la salute di tutti e la salvaguaradia del nostro ambiente.

VENERDI’ 8 NOVEMBRE – ore 17,30
c/o Tripolini. Via del Villaggio Ardeatino 16 B
ASSEMBLEA PUBBLICA

……..

http://castelli.romatoday.it/albano/regione-lazio-apertura-discarica-roncigliano.html

https://www.cinquequotidiano.it/2019/11/04/riapre-la-discarica-albano-ora-scontro-regione/

https://www.ilcaffe.tv/articolo/60743/discarica-di-albano-andreassi-pronti-ad-ogni-azione-per-bloccare-la-ripartenza?fbclid=IwAR3i216kckPva6Y7yMUfBdaqTfGVUKDCrf3S029eS3-PUOyfmxNn_3V_VvU

https://www.ilcaffe.tv/articolo/60702/riapre-la-discarica-di-albano-la-regione-si-rimangia-la-parola-niente-bonifica?fbclid=IwAR14GHGnBP3vvJIPunUHxEC1-Qe3fN4h4LZbuVvgKN6kTIHGp0oCOWOn3tw

https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2019/11/01/news/roma-i-progetti-per-le-tre-discariche-su-aree-sotto-inchiesta-e-falde-acquifere-inquinate-1.37819661?fbclid=IwAR0sFS0_RdOzanr7Rjk2kJXJDS8kGw8h6UUb1cs2WLkbl6-pW1lB0oObhgo

https://www.fondoforestale.it/ilblog/2019/10/27/anche-bruciare-legno-peggiora-la-situazione-climatica/?fbclid=IwAR3unqVIzXygKcTmAE88Q8waZlUqXoMvwYYrE4LuzL5ZMDi4c-ZrVp-9aG0

https://www.huffingtonpost.it/entry/disaccordo-fra-politici-e-scienziati-sul-concetto-di-energia-rinnovabile_it_5dbaa7ffe4b066da552ca243?ncid=other_facebook_eucluwzme5k&utm_campaign=share_facebook&fbclid=IwAR1feQkU133BFs_l-731cYdJPdl-HGPyAFXG5MoJgV4fbT7JHWgmLbu-BcA