L’Assemblea contro la Cementificazione nasce con lo scopo di fermare la devastazione e il saccheggio del territorio di Marino e delle sue frazioni (S.Maria delle Mole, Frattocchie, ecc..).

Nel corso degli ultimi due decenni tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno soddisfatto pienamente i desideri di qualsiasi palazzinaro che ha bussato a Palazzo Colonna.

Il risultato A? uno scempio continuo. All’interno dei centri abitati A? stato costruito su ogni fazzoletto di terra disponibile,Ai?? cosAi?? come su quei numerosi terreni al limite dell’agro romano, andando cosAi?? ad aumentare notevolmente la densitAi?? di popolazione con tutte le nefaste conseguenze relative all’incremento del traffico (le strade sono rimaste pressochAi?? le stesse!), la riduzione della portata idrica e un peggioramento generale dei servizi alla cittadinanza che sono rimasti invariati ma che devono far fronte a un maggior numero di persone.

Invariati per modo di dire visto che, ad esempio, A? stato chiuso il Pronto Soccorso dell’Opsedale S.Giuseppe di Marino, con conseguenze che tutti possono facilmente immaginare: sovraffollamento, inadeguatezza, tempi biblici negli altri P.S. di zona.

Ad agosto del 2011 la giunta Palozzi tramite un accordo di programma approvato con una “presa d’atto” in Consiglio Comunale decide che in zona “Via Divino Amore” (da non confondersi con il famoso Santuario, che si trova a quasi 10 km di distanza!) le societAi?? Cristina, Le Mole 2 ed Ecovillage potranno costruire la bellezza di un milione di metri cubi di cemento circa, per un totale di 12.500 nuovi abitanti.

Il tutto in una zona di Agro Romano, una delle ultime ormai, ricca di storia, di natura e anche di falde acquifere.

E’ da settembre 2011 che l’Assemblea si riunisce ogni settimana per impedire che venga, di fatto, raddoppiato l’abitato di S.Maria delle Mole e di Frattocchie (le frazioni limitrofe a via del Divino Amore).

Tra l’altro, scendendo anche sul piano meramente economico di tutta la questione, A? facilmente osservabile come le nuove costruzioni giAi?? realizzate all’interno dei centri abitati siano per la maggior parte vuote…sarAi?? forse che 3.000 euro al metro quadro non se li puA? permettere piA? nessuno di questi tempi ?

Non ci sembra che ci sia neanche qualche “emergenza demografica” in corso, stando alle statistiche nel nostro Paese. Comunque, evidentemente, i costruttori preferiscono intanto sfruttare condizioni politiche a loro favorevoli per impiantare nuovi eco-mostri nel nostro territorio, fregandosene altamente della qualitAi?? della vita degli abitanti sempre piA? stressati dalle situazioni disagiate in cui si trovano a vivere: cantieri perenni, passaggio continuo di mezzi pesanti, inquinamento e rumore.

Si noterAi??, passando davanti le numerose nuove costruzioni giAi?? realizzate o in via di compimento come abbondino i cartelli “vendesi” e “affittasi”, il chAi?? sta a significare bene la filosofia imprenditoriale dei soggetti che sono dietro questi “piani di sviluppo del territorio”: intanto tiriamo su i palazzi, anche se non c’A? domanda, dopo si vedrAi??…

Un complesso di palazzine eretto su via Nettunense, localitAi?? Frattocchie, accanto ad una strada di epoca romana che, verosilmente, conduce presso la sede dell’antica Bovillae

Particolare della strada romana tra le palazzine di recente costruzione, tuttora invendute, in via Nettunense, zona Frattocchie…una colata di cemento sulla storia dei nostri luoghi

Per impedire che lo scempio piA? grande, quello previsto nella zona di via del Divino Amore, venga posto in essere abbiamo inoltrato un ricorso al Presidente della Repubblica a febbraio 2012 e stiamo dando vita a numerose iniziative territoriali di incontro, controinformazione e (ri)scoperta delle bellissime zone che, secondo gli appetiti di palazzinari e loro referenti politici, dovrebbero essere definitivamente devastate per fare, in qualche modo a noi non noto, cassa.

Nel frattempo siamo, per ora, riusciti a fermare grazie anche alla mobilitazione di genitori e lavoratrici delle scuole di Marino l’ennesimo scellerato progetto cementificatorio -stavolta addirittura in pieno centro storico !- riguardante un fantomatico parcheggio che non avrebbe minimamente risolto i problemi per i quali servirebbe. In compenso, avrebbe stravolto la viabilitAi?? e la vivibilitAi?? di una parte del centro storico molto affollata per via della presenza di scuole di vario grado, nonchAi?? avrebbe prosciugato le pingui casse comunali di di circa 300.000 euro (gli altri 500.000 li avrebbe messi la Regione Lazio). A dimostrazione che se ci si muove uniti e per tempo, si puA? vincere!

L’Assemblea Contro la Cementificazione non ha presidenti, segretari, portavoce, statuti ma A? del tutto autorganizzata cioA? si basa sulla partecipazione diretta di tutti coloro ne condividano gli obiettivi. Non si chiedono quindi contributi alle istituzioni ma si organizzano, di volta in volta, iniziative di autofinanziamento (di solito cene, serate musicali, ecc…) proprio perchAi?? riteniamo sia necessario essere totalmente indipendenti da qualsiasi relazione (economica/politica) con quei soggetti che materialmente favoriscono i progetti speculativi dei palazzinari di turno.

Zona del Parco Tudini (S.Maria delle Mole) a rischio cementificazione

Chiunque volesse puA? unirsi a questa lotta partecipando direttamente ogni lunedAi??:

Partecipa/Dove siamo

Inoltre, si possono finanziare le spese legali per il ricorso, per i materiali realizzati e per le altre iniziative dell’Assemblea contro la Cementificazione contribuendo tramite versamento su

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